Degrassare è l’unico obiettivo accettabile per una dieta riduttiva
La maggior parte dei variopinti metodi di fare una dieta non considerano il degrassare, ma il dimagrire come erroneo obiettivo del trattamento, ingenerando spesso problemi maggiori di quelli che vorrebbero risolvere. Il dimagrire è sbagliato e non può coincidere ne con finalità salute, ne con finalità estetiche. Il magro è costituito da muscoli, organi e ossa. La massa magra è la vita stessa e il suo tono, pertanto è fontamentalmente errato dispederla. Al fine di ridurre il peso eccessivo deve essere applicata strategia tese alla riduzione della massa grassa, preservando la massa magra, processo denominato appunto degrassare. Premessa per questa modalità di lavoro è la rinuncia alla bilancia come strumento di lavoro, da sostituire con l’analisi di composizione corporea, unico esame in grado di monitorare la massa grassa, massa magra e molti altri parametri necessari alla valutazione di un trattamento corretto. Molte cause determinano l’esigenza di degrassare. Preoccupazioni, stress, farmaci, scarso riposo, scarsa attivazione, predisposizione genetica, squilibri nutrizionali, cibo da supermercato e fumo determinano l’elevazione della massa grassa assoluta e in percentuale.
La dieta corretta non induce dimagrimento ma consente al paziente di degrassare. In tal modo si preserva salute oltre che favorire benessere e estetica. Il grasso viscerale è infatti un parametro fortemente significativo per la prevenzione del danno cardiovascolare, metabolico e cronico degenerativo. L’efficienza del metodo idoneo a degrassare è in relazione ad una strumentazione adeguata a valutare la quantità di massa grassa e la sua distribuzione nel corpo. L’ analisi della composizione corporea è priva di fastidi e ben tollerata dai paziente. Sulla cute del paziente sono applicati cerotti conduttivi, collegati alla strumentazione. Prima dell’analisi di composizione corporea è opportuno liberare il corpo di tutti gli oggetti di metallo asportabili. Il metallo emula massa magra e renderebbe all’analisi il paziente più ricco di massa magra della realtà. L’ analisi della composizione corporea fornisce oltre quaranta parametri utili nella valutazione del paziente e del percorso dietetico sul paziente. L’ analisi di composizione corporea misura oltre quaranta parametri di cui i più significativi per degrassare sono:
- FM Fat Mass: quantità totale di massa grassa
- AT Adipose: tessuto adiposo
- AAT Addominal Adipose Tissue: grasso addominale in cm2
- TBW Total Body Water: quantità d’acqua corporea totale
- Turnover TBW: quantità di liquidi necessari in 24 h
- FFM Fat Free Mass: quantità totale di massa magra
- Skeletal Muscle Mass: massa muscolare
Gli altri parametri della analisi di composizione corporea servono a compredere le cause di un squilibrio consentendo di adattare il metodo alla situazione del singolo. Il grasso in natura ha una sua sua funzione biolòogica come tessuto di riserva energetica. L’aumento del grasso oltre una certa percentuale, sopratutto quando allocato sul ventre, coincide con problematiche metaboliche, cardiovascolari e infiammazione cronica. Degrassare, e necessario è pertanto l’unico parametro da considerare per preservare o recuperare la salute oltre che per il benessere e fitness. Al contrario dimagrire è poco sensato se non controproducente. Una dieta coerente con l’obiettivo di degrassare seleziona i pasti secondo complesse retroazioni ormonali , determina un equilibrio acido-base, considera il carico glicemico degli alimenti e contiere l’uso di cibo adulterato da processi industriali. Cibo e terapia sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici, non banalizzabili tramite il semplice calcolo delle calorie. Il trattamento tramite dieta coerente con l’obiettivo di degrassare è integrativo e non sostituitivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso l’Ordine dei Medici. La strumentazione per eseguire l’ analisi della composizione corporea è la premessa per un lavoro efficace. Il trattamento in dieta del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello